Ventilazione Industriale

lunedì 25 marzo 2024

Batteri di legionella nel padiglione 5. Oggi la sanificazione al Sant’Andrea

La presenza di legionella è stata riscontrata dalle ultime analisi dell'acqua all'ospedale Sant'Andrea della Spezia nel padiglione 5.

Lo comunica l'Asl 5 spiegando che "stamani è stata effettuata la bonifica attraverso un'iperclorazione shock delle tubature".

"Si tratta di una modalità di disinfezione sistemica, che consiste nella immissione nell'impianto di composti del cloro fino ad ottenere una concentrazione di cloro residuo libero di 20-50 milligrammi per litro in tutta la rete.

Dopo un idoneo periodo di contatto l'acqua presente nel sistema di distribuzione viene drenata e sostituita con una nuova immissione di acqua in quantità tale da ridurre la concentrazione di cloro residuo ai livelli di potabilità". Per alcune ore l'utilizzo dell'acqua nel padiglione è stato sospeso.

"L'Asl 5 è sempre attenta alla sicurezza dei pazienti e degli operatori - evidenzia il direttore generale dell'azienda Paolo Cavagnaro - anche in questo caso è intervenuta preventivamente con i controlli e in maniera tempestiva con la bonifica, senza alcuna conseguenza per professionisti e ricoverati".

Per maggiori informazioni, contatta:

Informazioni legali: Andrea Grisendi 3461714649 - a.grisendi@ecbgroup.it

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Istituto Superiore di Sanità EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica

 20/7/2023 - I nuovi dati sulla legionella

In Italia, nel 2022 sono stati notificati all’ISS complessivamente 3.111 casi di legionellosi, con un incremento del 14% rispetto all'anno precedente; il numero di casi segnalati è quindi tornato, dopo due anni, ai valori pre-pandemici. 


Dei 3.111 casi di legionellosi, 3.039 sono stati classificati come casi confermati e 72 come casi probabili. Il 77% dei casi è stato notificato da 6 Regioni. È quanto emerge dall’articolo “La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022” pubblicato nel Bollettino epidemiologico nazionale (BEN) a giugno 2023. 


In Europa, invece, secondo i dati dell’ultimo rapporto annuale sulla legionellosi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), pubblicato a giugno 2023, nel 2021 in 29 Paesi UE/SEE sono stati riportati 10.723 casi di legionellosi, con un tasso di notifica di 2,4 per 100 mila abitanti, il più alto mai registrato. 

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LEGIONELLA: HOTEL ORISTANO CHIUSURA ...

UNA DONNA È STATA VITTIMA DELLA SOSPETTA LEGIONELLA, MENTRE UN’ALTRA GIACE IN GRAVI CONDIZIONI  ALL’HOSTEL DI ORISTANO.

In risposta, l’hotel è stato immediatamente chiuso su ordinanza della direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl 5 di OristanoMaria Valentina Marras, ad eccezione del servizio di ristorazione.

La decisione è stata presa in via precauzionale in attesa degli esiti delle analisi dei campioni prelevati nelle camere e nel serbatoio di accumulo delle acque, eseguite dai tecnici specializzati del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl oristanese. I risultati non saranno disponibili prima di almeno quindici giorni, come dichiarato dalla Asl.

I casi di sospetta legionella risalgono a qualche giorno fa, quando due donne, una di 66 anni proveniente da Cagliari e l’altra di 77 anni da Quartu Sant’Elena, furono ricoverate con sintomi gravi di polmonite. 

Entrambe avevano partecipato a un incontro neocatecumenale presso l’Hostel Rodia all’inizio di novembre. La 66enne è purtroppo deceduta mercoledì scorso al Policlinico di Monserrato, mentre la sua compagna è attualmente ricoverata presso il Santissima Trinità di Cagliari.

Cos’è la legionella e quali sono i sintomi?

La “malattia del legionario,” comunemente nota come legionellosiè un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Il termine “Legionella” fu coniato nel 1976 dopo un’epidemia al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia, dove 221 persone contrassero una forma di polmonite precedentemente sconosciuta, identificando la fonte di contaminazione nel sistema di aria condizionata dell’hotel.

La legionellosi è principalmente causata dal batterio Legionella, con più di 60 specie diverse suddivise in 71 sierotipiQuesti batteri sono presenti in ambienti acquatici naturali e artificiali, come acque sorgive, fiumi, laghi e impianti idrici degli edifici. Questi ultimi possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando un potenziale rischio per la salute umana.

La malattia si manifesta come una polmonite infettiva dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni. A volte, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci.

Prevenzione e Trattamento
La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti che coinvolgono il riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione. Per quanto riguarda il trattamento, essendo una malattia di origine batterica, si fa principalmente ricorso a terapie antibiotiche.

In attesa degli esiti delle analisi, la chiusura dell’Hostel Rodia evidenzia l’urgenza di approfondire le misure preventive per evitare futuri casi di legionellosi e tutelare la salute dei frequentatori di strutture alberghiere e ricettive.

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ATTESTATI FORMAZIONE SICUREZZA, CANCEROGENI E AMIANTO

Sì, credo sia buona cosa verificare le conoscenze e le competenze del professionista a cui mi affido, a cui affido le gestione di un aspetto tanto importante quanto la sicurezza dei miei collaboratori.

Quindi, con piacere allego gli attestati di frequenza con profitto dei corsi specifici (frequentati presso società di primo livello) in materia:
  • Corso da RSPP esterno modulo A
  • Corso da RSPP esterno modulo B
  • Corso da RSPP esterno modulo C
  • Corso di specializzazione rischio chimico e cancerogeno
  • Corso da Formatore dei formatori in sicurezza sul lavoro
  • Corso specifico Amianto censimento immobili
  • Corso specifico Amianto campionamento ed analisi 
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PROGRAMMA CONTROLLO BANDO ISI-INAIL: COS'E'?

 Il programma di controllo dei materiali contenenti amianto è un documento, allegato, specifico creato dall'INAIL per accedere al Bando Isi Inail ed ottenere dei contributi a fondo perduto per la bonifica delle coperture in amianto tramite smaltimento.

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HO IL TETTO IN AMIANTO, COSA DEVO FARE?

 La legge italiana (Legge 257 del 1992) non obbliga la rimozione delle coperture contenenti amianto.

Bensì. prescrive ed impone la corretta custodia e manutenzione delle stesse secondo una serie di norme nazionali (D.M. del 1994, Legge 81 del 2008) e regionali (PRAL Lombardia Legge regionale n° 17 del 29/09/2003 ad esempio).

Spesso le norme sono scritte con un linguaggio incomprensibile per i non addetti ai lavori, per questo è importante farsi affiancare da società specializzate in materia.

Per informazioni:

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ESPOSTI, SANZIONI, RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI, COME OPPORSI

Capita, sì capita.

Un vicino, un collaboratore, un'ispezione a sorpresa e parte una segnalazione, un esposto, un'ordinanza comunale, una richiesta di risarcimento danni; inizia un percorso in salita e spesso non sappiamo a chi rivolgerci, come muoverci, come difenderci, come evitare scelte emotive e sbagliate.

Oggi hai un alleato, ECB Group srl da 10 anni "naviga" nelle situazioni complesse dove sono presenti manufatti contenenti amianto.

Oggi non sei solo, hai una società esperta che può affiancarti, sostenerti e lavorare con te.

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BONIFCARE, SMALTIRE: COSA S'INTENDE E QUANTO COSTA?

 Quando sentiamo parlare di bonifica delle coperture in amianto spesso immaginiamo di dover togliere  le lastre contenenti amianto e sostituirle con altre in lamiera.


In realtà, la legge "parla" di bonifica, cioè, oltre alla rimozione e sostituzione delle lastre in amianto, si possono utilizzare altre due metodologie (consentite e proposte dalla normativa stessa):

A) L'incapsulamento, ovvero l'applicazione di una vernice speciale  
 


B) Il confinamento, ovvero l'installazione di una sovra copertura in lamiera 

Resta sempre valida l'opzione di rimozione e sostituzione delle lastre in amianto.

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HAI IL TETTO IN AMIANTO, COSA PREVEDE LA LEGGE?

 La copertura della tua azienda contiene fibre d'amianto e:

  • non hai certezza sugli obblighi previsti dalla Legge? 
  • non sai come abbassare o controllare il rischio per la salute dei tuoi collaboratori? 
  • non hai chiaro se vi sono delle reali opportunità d'intervento? 
  • ti sembra che tutti tirino l'acqua al proprio mulino? 
  • non sei convinto di quelle che ti dicono? 
  • ti senti solo?
  • vuoi informazioni certe? provate? documentate?
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TETTO IN AMIANTO, MULTE E SANZIONI

Benvenuto in un girone dell'Inferno dantesco.

Ebbene sì, quando c'è un tetto in amianto c'è una bella confusione.
La prima distinzione da fare è.
  • sei il proprietario dell'immobile?
  • sei il locatario che svolge un'attività lavorativa nell'immobile?
Se sei il proprietario dell'immobile la Legge di riferimento è la 257 del 1994, il D.M. del 1994 e la normativa regionale di competenza.

Se, invece, sei il Datore di Lavoro la Legge di riferimento è la 81 del 2008 e la 231 del 2001.

Se per i proprietari i dipendenti comunali preposti ai controlli sono poco informati, diversa è la situazione di un Datore di Lavoro che quotidianamente s'imbatte con ATS, INAIL, Vigili del Fuoco, ARPA, ecc ecc.

Per loro ho allegato uno specchietto, comunque noioso da leggere.

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TETTO IN AMIANTO E LEGGE 231

 Hai il tetto in amianto? tutti ti dicono stai tranquillo non è mai successo niente.

Da adesso puoi scegliere.

Infatti, oltre alle normative specifiche in materia di manufatti contenenti amianto e la loro presenza nelle aziende, è buono tener presente anche le fattispecie di reato inserite nel d. lgs. 231/2001, secondo l'articolo 25 septies la responsabilità aziendale scatta nel momento in cui, all'interno del suo organigramma (per esempio RSPP) opera il presunto autore (anche per negligenza) dei reati di omicidio colposo (morte per asbestosi) e di lesioni personali gravi e/o gravissime (articolo 590 cp) commesse in violazione delle norme indicate nella 81/08.

Per cultura personale si può leggere la sentenza della Corte Suprema della Cassazione n 55005/2017

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TETTO IN AMIANTO: INFORTUNIO O MALATTIA PROFESSIONALE?

 E' importante avere le idee chiare? Sì, immagino di sì.


L'infortunio sul lavoro è un episodio violento, istantaneo che offende il lavoratore, mentre la malattia professionale è generata da un evento, in ambiente lavorativo, costante e continuativo che influisce sulla salute generale, psicofisica, del collaboratore.

Negli ultimi anni l'attenzione si è focalizzata, oltre che sugli eventi relativi agli infortuni, anche sugli elementi ambientali che influenzano nel tempo le capacità della persona e ne limitano e/o modificano la qualità della vita.

Restare aggiornati è molto difficile, essere esperti su tutta la materia relativa alla salute dei propri collaboratori pure.

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TETTO IN AMIANTO: SI PUO' ASSICURARE?

 Grandine, tromba d'aria, incendio, evento atmosferico, evento vandalico (immobili abbandonati), o altro evento imprevedibile ed il tetto viene danneggiato, vi sono pezzi di lastre in amianto sparse sul tuo terreno, sul terreno del vicino, sul terreno comunale; sai cosa fare?

Le clausole sono contraddittorie e/o poco chiare? il vicino "spinge" per il risarcimento? il Comune pure? Ti senti in trappola?

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LEGIONELLA, ALCUNI CASI E COME CI SI COMPORTA

 Un anziano 81enne di Bresso è morto di legionella il 27 luglio in ospedale, ma la notizia è stata resa nota solo nelle scorse ore. L'uomo aveva altre malattie croniche e usciva poco di casa.

Non è stata trovata legionella nell'acqua del suo condominio, ma in una torre di raffreddamento a 500 metri di distanza. È improbabile che le cose siano correlate.

Le autorità sanitarie non hanno confermato il legame tra la torre e il decesso e ritengono che si tratti di un caso isolato, tipico del periodo estivo in cui il batterio si diffonde più facilmente.

Gli impianti di condizionamento e il maggior uso di docce favoriscono le contaminazioni. 

 

Un'altra persona, una donna, è morta ma per questa paziente, la sierologia ha evidenziato traccia di positività alla legionella di antico contatto ma non forma di legionellosi in atto

"In riferimento ai 16 casi di legionella accertati nei giorni scorsi a Busto Arsizio, in base alle informazioni fornite dall'Asst Valle Olona è importante precisare che i due dicessi riguardano un uomo, nato nel 1942, ricoverato in broncopneumologia con polmonite da legionella, deceduto per altra causa (infarto miocardico), e una donna, nata nel 1939, ricoverata in medicina e deceduta per patologia neoplastica. Per questa paziente, la sierologia ha evidenziato traccia di positività alla legionella di antico contatto ma non forma di legionellosi in atto". A fare chiarezza sull'allarme legionella e le due persone morte è l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in una nota. "Ats Insubria sta procedendo con ulteriori indagini igienico sanitarie – aggiunge l’assessore – i cui esiti saranno disponibili nei prossimi giorni".

Sono 16 i contagi identificati nel corso del fine settimana a Busto Arsizio, nel Varesotto. "Le autorità sanitarie territoriali si sono attivate immediatamente e  hanno realizzato i prelievi e la campionatura delle acque nelle abitazioni di residenza, il controllo degli impianti idrici, l'acquedotto e delle torri di raffreddamento", ha informato Gallera. 

"Le analisi di laboratorio sono in corso. In via precauzionale è stata altresì eseguita una iperclorazione dell'acqua. Sono in corso ulteriori accertamenti igienici e sanitari previsti dai protocolli di sicurezza". Due anni fa a Bresso, nel Milanese, si era verificata un'epidemia praticamente identica. Nella cittadina alle porte del capoluogo si erano registrati 5 decessi e 52 infezioni. 

Cos'è la legionella

La Legionella è un batterio che vive negli ambienti acquatici quali, ad esempio, impianti idrici, serbatoi, tubature dove si moltiplica a temperature comprese tra 25-45 gradi e in presenza di stagnazione, incrostazioni e sedimenti. Pertanto, al di sotto dei 20 gradi (temperatura dell'acqua fredda dei rubinetti) la legionella non cresce e non è pericolosa.

Come si trasmette?

Il contagio avviene attraverso l'inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata.  È importante ricordare che la Legionella non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti o bevendo l'acqua.

Quali sono i sintomi della legionella?

La sintomatologia può essere varia: si possono avere forme asintomatiche, quadri clinici simil-influenzali fino ad arrivare ad una grave forma di polmonite. La malattia ha un'incubazione che varia da 2 a 10 giorni, mediamente tra 5 e 6 giorni.

È più frequente in soggetti anziani, con patologie croniche o che deprimono il sistema immunitario nonché nei fumatori. In caso di sintomi sospetti è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio medico curante.

Come si cura e come si previene la legionella?

Nei casi gravi la terapia viene effettuata in ospedale con antibiotici specifici.

Come si previene:

- Mantenere sempre puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce, i rompigetto dei rubinetti e i serbatoi di accumulo dell'acqua calda (boiler) o procedere alla loro sostituzione se usurati 

- Fare scorrere l'acqua (sia calda che fredda) per almeno 5 minuti dai rubinetti e dalle docce quando non vengono utilizzati spesso e se il soggetto soffre di malattie che deprimono il sistema immunitario 

- Mantenere l'acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°C ed acqua calda a temperature superiori ai 50°C 

-  Lavare con acqua sterile (non usare acqua del rubinetto né acqua distillata o confezionata in bottiglie) e asciugare accuratamente gli apparecchi per aerosolterapia dopo ogni utilizzo

- Evitare di lasciare esposte al sole e piene di acqua le canne utilizzate per il giardinaggio, così come la raccolta di acqua piovana per il giardinaggio ? In caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, evitare la realizzazione di reti idriche con tubature ove l'acqua possa ristagnare facilmente. 

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NAS, CONTROLLI IN 600 CASE DI RIPOSO PER ANZIANI: IRREGOLRATITA' 1 SU 3

 Si moltiplicano i controlli e salgono le sanzioni, le chiusure temporanee, aumentano le persone deferite all'Autorità Giudiziaria.

Sempre maggiore è l'attenzione ai malati, agli anziani, alla salute delle persone in genere.

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Fonte: Quotidiano Sanità



mercoledì 15 novembre 2017

Chi siamo



ECB Group srl è una società volta alla salute ed al benessere aziendale, è attiva nel B2B per produrre soluzioni nel settore:
  • Censimento e mappatura manufatti contenenti amianto,
  • Gestione degli stessi secondo la normativa vigente.
  • Potabilità dell'acqua e legionella
  • Salubrità dell'aria 
È la sintesi di 25 anni di esperienza nella sicurezza, prevenzione, gestione e controllo aziendale. 
ID Brescia

Cosa facciamo

Un atteggiamento ecologico a 360° ci spinge ad ottenere straordinari risultati attraverso il cambiamento d'utilizzo delle risorse disponibili e con l'inserimento di nuove tecnologie nell'ottimizzazione della gestione del denaro, del tempo, dei processi produttivi, dei risultati operativi e dei rapporti tra le risorse umane.

Aiutare le aziende nel loro miglioramento costante e continuo è la nostra missione, siamo felici e professionalmente appagati nel verificare l'evoluzione delle aziende nostre clienti.

Il nostro focus è centrato su:
  • gestione dei manufatti contenenti amianto sia compatto che friabile (campionamenti massivi e d'aria con relative analisi)
  • affiancamento nella gestione dei manufatti contenenti amianto secondo la normativa vigente (sopralluogo tecnico, campionamenti, relazione tecnica e monitoraggio)
  • rapporti interni ed esterni (formazione qualificata)

lunedì 5 gennaio 2015

LA NUOVA LEGGE REGIONALE LOMBARDIA N. 14 del 31.07.2012

La Regione Lombardia ha approvato la Legge Regionale n. 14 del 31 luglio 2012, che modifica ed integra la legge 17 del 2003 relativa al risanamento dell’ambiente, alla bonifica ed allo smaltimento dell’amianto.

La nuova legge promuove politiche di sostegno e migliora l’assistenza ai soggetti esposti all'amianto e colpiti da malattie, anche attraverso specifici studi epidemiologici e mirati percorsi di sorveglianza sanitaria.
Indice di degrado

La Regione dovrà ora individuare le aree di maggiore criticità nelle quali è stata accertata un'incidenza di mortalità per le malattie causate dall’esposizione all’amianto e concentrare su queste particolare attenzione e maggiori risorse.

Le modifiche approvate dal Consiglio Regionale hanno poi l’obiettivo di favorire e incentivare economicamente la sostituzione di manufatti contenenti amianto con sistemi ecologici o con coperture fotovoltaiche.

Obblighi di legge in Lombardia

LA NUOVA LEGGE REGIONALE LOMBARDIA N. 14 del 31.07.2012

La Regione Lombardia ha approvato la Legge Regionale n. 14 del 31 luglio 2012, che modifica ed integra la legge 17 del 2003 relativa al risanamento dell’ambiente, alla bonifica ed allo smaltimento dell’amianto.

Indice di degrado BresciaLa nuova legge promuove politiche di sostegno e migliora l’assistenza ai soggetti esposti all'amianto e colpiti da malattie, anche attraverso specifici studi epidemiologici e mirati percorsi di sorveglianza sanitaria.

La Regione dovrà ora individuare le aree di maggiore criticità nelle quali è stata accertata un'incidenza di mortalità per le malattie causate dall’esposizione all’amianto e concentrare su queste particolare attenzione e maggiori risorse.



Le modifiche approvate dal Consiglio Regionale hanno poi l’obiettivo di favorire e incentivare economicamente la sostituzione di manufatti contenenti amianto con sistemi ecologici o con coperture fotovoltaiche.

Indice di degrado BresciaAppena disponibili verranno pubblicati i criteri per accedere ai finanziamenti regionali.

COSA FARE (Obblighi dei proprietari. Art. 6 Legge Regionale 14 del 2012)

Protocollo Indice di Degrado Amianto

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 13237 DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n. 1182

Oggetto: APPROVAZIONE DEL "PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO" E CONTESTUALE ABROGAZIONE DELL'ALGORITMO PER
LA VALUTAZIONE DELLE COPERTURE ESTERNE IN CEMENTO AMIANTO DI CUI ALLA D.G.R. N.VII/1439 DEL 4.10.2000 IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE SANITA'.

PREMESSO che la Regione Lombardia è impegnata nella prevenzione sanitaria dei rischi legati alla esposizione delle fibre di amianto sia in ambienti aperti che in ambienti lavorativi e ha in particolare:
• svilluppato il ruolo di indirizzo e coordinamento delle attività di controllo delle ASL lombarde attraverso l’emanazione di specifiche linee guida al fine di fornire criteri e uniformità delle azioni di prevenzione sanitaria sul territorio lombardo;
• individuato l’obiettivo strategico, nell’ambito del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), approvato con d.g.r. 22 dicembre 2005, n. VIII/1526, la rimozione dell’amianto
dal territorio lombardo entro il 2016;
• sviluppato strumenti per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture esterne in cemento amianto;

Articoli di giornale sull'amianto

"Mia mamma, barista delle Ogr uccisa dall'amianto"

"Una cosa è certa, io non mi fermo perché voglio giustizia per mia madre". Sono le parole di Liliana, figlia di Iolanda Tavolari, morta il 25 dicembre 2014 perché malata di mesotelioma pleurico, il tumore ai polmoni che colpisce chi è stato a contatto con le fibre di amianto. Iolanda ha lavorato nella mensa delle Officine Grandi Riparazioni di via Casarini a Bologna. Oltre 200 persone, ex lavoratori delle Ogr, sono finora morte a causa dello stesso male. DI BEPPE PERSICHELLA E ERIKA CRISPO